Pasquale Innarella (Musicista)

Porcaccia miseria ho ascoltato con molta attenzione ma già dai primi suoni ho sentito subito che è un bel lavoro. Complimentissimi. e dico sul serio è veramente un bel lavoro. Se qualche volta mi vorrete sarò anche con voi.
 
Bacioni Pasquale

StampaEmail

Francesco Pecorari (sassofonista, musicologo)

Qualcosa di vero, in cui l’ascolto diventa esperienza, racconto nuovo e disincantato. La sfida che porta la ricerca verso l’autenticità è completamente raggiunta. Non capita spesso di poter ascoltare tecnica, slanci e gesti che non siano il risultato di riproduzioni\esecuzioni di musica vissuta da genialità ormai lontane come i contesti che li hanno generati, distanze immense quanto troppo spesso mal considerate.

La forza di tracciare linee fresche in una contemporaneità disegnata nuova, dove con energia vengono a schiudersi coesioni e nuove reazioni. Momenti di dura poesia e liricità mai inquinata dal compromesso.

La musica quanto il progetto nella sua realizzazione pratica sono segnati dalla contemporaneità ma non sono un prodotto o un risultato di essa, fanno parte della difficoltà ma non ne sono segnati, non elemosinano consensi con pianti o grida, creatori ne succubi e ne inquisitori.

L’idee sono libere e decise, una convinzione lucida nell’espressività ricercata. Finalmente la parola nuovo non è implicata a meri rimpasti o bassezze ammiccanti, il respiro di chi ascolta è quello di chi finalmente ha trovato aria non più viziata da respirare nella stanza in cui si ascolta merce.

Questa volta senza difficoltà o ipocrisie di nessuna sorta alla fine di un ascolto ci scopriamo curiosi e viziosi in un altro ascolto, evidentemente perché scorgiamo quella luce chiamata coraggio.

StampaEmail

Gavino Murgia (musicista)

27/12/2011 - Ho ascoltato bene i due cd, trovo che sia un lavoro veramente interessante sia dal punto di vista con positivo che dal punto di vista esecutivo, complimenti davvero.
Anche la qualità della registrazione la trovo ottima benchè abbia ascoltato in mp3

 

StampaEmail

Stefano Zenni (musicologo)

27 dicembre 2011 - Ho ascoltato il materiale qualche settimana fa e si, l'ho trovato interessante: molto duro, a tratti spigoloso, ma sonoramente interessante, denso. 

Stefano Zenni (musicologo)

StampaEmail

Dan Di Maggio (Compositore, Italia)

25 dicembre 2011 - In un mondo in cui ogni produzione umana, compresa quella artistica, sembra dover necessariamente assoggettarsi alle logiche del Santo Mercato, ecco apparire un album doppio che è un piccolo miracolo. Solido e nobile il progetto, ineccepibile la tecnica, all’avanguardia la forma di fruizione. E poi, ovviamente, il sound: potente, espressivo, senza ammiccamenti ad alcun tipo di “mainstream”. Insomma, un lavoro che si rifiuta di essere semplice merce e si propone (era ora, verrebbe da dire) come opera e operazione artistica. Tra tutte le meraviglie sonore presenti in questo lavoro, le mie preferite sono “Urban Warriors”, “Slave of weakness”, tutto il secondo CD (!) e il capolavoro “Future in the past”. Un album da ascoltare, riascoltare e far ascoltare.

Dan Di Maggio

StampaEmail

Giorgio Colombo Taccani (composer, ITALY)

15 dicembre 2011 - Grande lavoro e grande progetto. Da qualche giorno sto ascoltando tutte le tracce a ritmo intensivo (per ora su tutte "Urban Warriors", "Desert of Dream" e "Without Families"). Colpisce la chiarezza delle idee e la capacità di creare mondi musicali complessi e sorprendenti partendo da un nucleo ristretto di elementi, abilità che mi affascina sempre e che è di grande aiuto e stimolo anche per ciò che scrivo io. Tecnica strumentale ineccepibile, per me tanto più decisiva quanto più alta è la componente improvvisativa del lavoro. Implacabile varietà di clima e di panorami nella successione delle tracce. E bella la modalità con cui viene proposta la diffusione del progetto. Che tutti se ne accorgano, ascoltino e riflettano.

Giorgio Colombo Taccani (composer, ITALY)

 

StampaEmail